Le nuove sfide del Piccolo e di Trieste

Enrico Grazioli e Raffaele Oliva
Il dott. Enrico Grazioli, direttore del Piccolo, è stato nostro ospite per parlarci delle nuove sfide del Piccolo e di Trieste. Il quotidiano della nostra città, il cui primo numero ha visto la luce il 29 dicembre 1881, deriva il suo nome dal primo formato del giornale, 30 x 45 cm., e si può considerare un tabloid ante litteram.
Il dott. Grazioli ha dedicato buona parte del suo intervento della convivenza fra il giornale di carta e il web, all’apparenza difficile perché il web anticipa e rilancia le notizie che il giornale si deve accontentare di pubblicare il giorno dopo. Ma in realtà “oggi più di ieri il giornale si deve porre come elemento di certezza in grado di raccontare i fatti. Non sto parlando di imparzialità e oggettività che in fondo non esistono – è giusto e normale che chi scrive abbia opinioni e in modo corretto e trasparente le trasmetta al lettore – quanto invece del lavoro giornalistico di trovare le notizie, verificarle, analizzarle e poi raccontarle, elementi che nel mare magnum della rete a volte mancano. Questo risulta ancora più vero per la stampa locale, quella da cui provengo e in cui ho lavorato lungo la mia carriera, che funge da punto di riferimento di intere comunità medio-piccole, ma rispetto al passato ha certamente assunto autorevolezza e qualità anche dal punto di vista realizzativo. Non è un caso che proprio la stampa locale resista meglio alla crisi generale dell’editoria”.