Visita al Museo Teatrale Carlo Schmidl

Fortepiano Heichele
Una visita per appassionati quella organizzata da Presidente Iurcev, dedicata agli strumenti musicali meccanici conservati nelle stanze della musica del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl.
Paolo Venier ha condotto i visitatori alla scoperta di storia e funzionamento degli strumenti automatici in voga tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento, a partire dagli esemplari custoditi nella collezione del Museo Teatrale.
Si è ascoltato l’autopiano, il cui funzionamento si fonda sulla combinazione tra il sistema di aspirazione pneumatica e quello delle schede perforate. Il sistema prevedeva la possibilità di fissare sul rotolo di carta perforata non soltanto le note, ma anche alcuni parametri legati all’interpretazione del brano. In questo modo, disponiamo ancor oggi delle ‘registrazioni’ su rotoli per autopiano delle esecuzione di alcuni tra i maggiori pianisti dell’inizio del ‘900.
Accanto all’autopiano, ha suonato anche il piano melodico (il cui funzionamento è basato su di un principio analogo a quello dell’autopiano), il piano a cilindro (nel quale i martelletti che percuotono le corde sono azionati dalla rotazione di un rullo chiodato) ed alcuni ulteriori esemplari di strumenti per l’esecuzione automatica della musica, dal carillon, alla scatola sonora, al grammofono.
- Il Pianoforte “Luigi Magrini e Figlio”, Trieste, primi ‘900, restaurato dal L.C. Trieste San Giusto in occasione del suo venticinquennale