La politica ambientale del Comune di Trieste
E stato nostro gradito ospite Ing. Umberto Laureni, Assessore comunale all’Ambiente, Energia, Riqualificazione ambientale dei siti inquinati, Agricoltura e Pesca che ci intrattenuto sul tema “La politica ambientale del Comune di Trieste”.
Precedente all’incontro vi è stata l’Assemblea dei soci che ha nominato il Presidente per l’anno sociale 2013/14: è risultata eletta Adriana Gerdina, alla quale facciamo i più calorosi auguri.
Ecco una breve relazione della conversazione, gentilmente preparata dall’amico Antonio Giust, esperto del settore.
LA POLITICA AMBIENTALE DEL COMUNE DI TRIESTE
La legislazione nazionale in materia ambientale prescrive, in caso di inquinamento ambientale da traffico o da emissioni industriali, precisi limiti di accettabilità dei parametri significativi rilevati giornalmente dalle centraline fisse localizzate nei vari punti strategici della città. Detti valori sono però riferiti ad un lungo periodo e non devono essere superati, a seconda dei casi, più di 18,35 …. volte nel corso dell’anno.
Compito del Sindaco, che rappresenta la massima autorità sanitarie locale, è quello di intervenire mediante “ordinanze” nel caso in cui, anche per breve tempo, vengano superati i limiti di legge con picchi molto elevati.
Il Sindaco, per motivi contingibili e urgenti, può imporre la chiusura del traffico veicolare e l’interruzione in tutto o in parte di una attività industriale finché non vengono ripristinate le normali condizioni di salubrità dell’aria atmosferica. L’amministrazione comunale si è sempre espressa con grande trasparenza e non ha mai nascosto la verità ai cittadini anche quando era spiacevole farlo.
Un altro grosso problema di difficile soluzione che è stato affrontato è quello dell’inquinamento elettromagnetico generato dalle antenne. Non è a tutt’oggi possibile stabilire, pur essendo stato accertato il fenomeno e la sua complessità, il tempo di esposizione che crea danno alla salute. Per i bambini in particolare si consiglia l’uso prolungato del telefonino per non più di un’ora. Nel corso della stesura del nuovo Piano Regolatore Comunale verrà puntualmente regolamentata l’installazione delle antenne nell’ambito di tutta l’area comunale.
Per quanto attiene la questione dello smaltimento dei rifiuti, a Trieste viene utilizzato l’inceneritore (termovalorizzatore) con recupero di energia elettrica a calore. La scelta del tipo di impianto è dovuta al territorio limitato e scarsamente pianeggiante che non consente quindi la realizzazione di discariche controllate per il recupero di aree degradate. E’ in atto comunque anche la raccolta differenziata, obbligatoria per legge, mediante cassonetti raggruppati per la carta, plastica, vetro o lattine, rifiuti non riciclabili, collocati a circa 300 mt dalle abitazioni.
In merito ai “siti inquinati” il Ministro Clini ha firmato, nel maggio 2012, un importante accordo di programma con le amministrazioni locali secondo cui l’Ezit, su delega della Regione Autonoma FVG, può provvedere ad invitare le imprese insediate nel comprensorio ad aderire al programma di caratterizzazione (analisi) ed eventuale bonifica dei terreni. L’azienda che ritiene di non avere inquinato può rispondere negativamente: in tal caso il provvedimento passerà in capo alla regione.
Il Comune di Trieste intende poi intraprendere un’azione informativa nei confronti nei confronti delle scuole, a partire dalle elementari, sull’autogestione dell’energia mediante l’affidamento di strumenti di controlli nelle classi della temperatura, dell’illuminazione, del consumo di carta, del consumo di acqua, ecc. Alla fine dell’anno scolastico verrà assegnato un voto e consegnato un riconoscimento alla scuola che meglio avrà operato in termini di risparmio energetico.
Da ultimo, l’amministrazione comunale prescriverà nel nuovo Piano regolatore che tutti gli edifici in costruzione siano dotati di alto grado di isolamento termico per evitare dispersioni nell’ambiente esterno. Attualmente il Comune di Trieste può reperire finanziamenti nella sola Comunità Europea.