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La grande sfida dell’energia: come evitare la ‘tempesta perfetta

10 novembre 2022

ImmagineIl Prof. Maurizio Fermeglia, già Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, ha tenuto una conferenza su “La grande sfida dell’energia: come evitare la ‘tempesta perfetta’”.   Nel corso del suo intervento ha parlato di come le strategie che andranno a condizionare le sorti del nostro pianeta negli anni a venire dovranno necessariamente confrontarsi con le sempre maggiori richieste di energia.

Alla luce delle prospettive di crescita della popolazione mondiale e delle relative migliori condizioni di vita dovranno venir individuati i migliori criteri che possano convertire energia con il massimo rendimento unito al minimo impatto sull’ambiente; diversamente si andrebbe a compromettere l’auspicabile sviluppo economico o ancor peggio, si intaccherebbe in maniera irreversibile l’equilibrio naturale del nostro pianeta.

John Beddington nel 2009 ha posizionato la ‘tempesta perfetta’ dovuta a penurie alimentari, idriche ed a costi energetici per il 2030.  Beddington dice che “Se non affrontiamo questo concatenarsi di cause ci possiamo aspettare grandi destabilizzazioni, con un aumento di disordini e potenzialmente notevoli ondate migratorie a livello internazionale, in fuga per evitare le carenze di cibo e di acqua”. Questo scenario nasce dalla constatazione dei recenti aumenti dei prezzi degli alimenti a causa di produzione non allineata con la domanda, corredata da un trend generale di diminuzione delle riserve alimentari e dalla prospettiva di straordinarie siccità o inondazioni. “Acqua e cibo, ma anche energia. Sono tutti strettamente collegati”, spiega Beddington. “Non si può pensare di trattare un fattore senza prendere in considerazione gli altri”.

A causa della siccità, desertificazione e inondazioni, le regioni ad alte latitudini necessariamente dovranno diventare centri chiave per la produzione alimentare. È necessaria una grande spinta tecnologica sostenibile per sviluppare le forniture di energie rinnovabili e aumentare i raccolti e meglio utilizzare le fonti di approvvigionamento idrico esistenti.

Cosa fare quindi? Alla luce del legame che intercorre tra l’odierna recessione e la “tempesta perfetta” che ci attende nel 2020/30 è necessario e urgente investire oggi in infrastrutture e tecnologie che contribuiscano ad evitare domani danni incalcolabili.   In altre parole, un massiccio recupero delle energie rinnovabili, tecnologie e comportamenti sostenibili ponendo l’accento necessariamente sull’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, le reti energetiche intelligenti nuove soluzioni di mobilità sostenibile e così via.

L’intervento, dopo aver introdotto la tempesta perfetta e i rischi globali connessi, si è spostato sulla produzione e consumo di energia, analizzando scenari futuri e fonti energetiche in termini di sostenibilità economica ed ambientale, con particolare riguardo a fonti fossili non tradizionali. Si è passato quindi ad analizzare le ricadute delle politiche energetiche in termini di riscaldamento globale e di impatto ambientale, senza trascurare gli effetti sulla disponibilità di cibo ed acqua. Un discorso particolare ha riguardato l’energia per il trasporto, con prospettive future compatibili con lo sviluppo e l’ambiente.

Slides della conferenza

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