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Emergenza freddo: raccolta vestiario invernale

1 marzo 2016

locandina-2I Club della zona “A” hanno concluso con successo l’iniziativa svolta in collaborazione con la Caritas di Trieste finalizzata alla raccolta di vestiario pesante, coperte, scarpe e quant’altro necessario per sopperire alle esigenze dei bisognosi.  Di seguito la Relazione.

SERVICE UMANITARIO DI RACCOLTA VESTIARIO PESANTE

Svolto a Trieste dalle Zone A, B e C della 1ª Circoscrizione  (23/11/2015 – 25/01/2016)

Premessa

A fine settembre 2015, i Presidenti della Zona A, la RC Cinzia Cosimi e la ZC Nadia Brogi, hanno incontrato le principali autorità pubbliche di Trieste: il Sindaco Cosolini, il Prefetto Garufi, la Presidente della provincia Bassa Poropat ed il Vescovo Crepaldi.

Nel corso degli incontri sono state esaminate varie criticità emergenti in città, per alcune delle quali è stato proposto a noi Lions di sviluppare interventi di fattivo aiuto.

In particolare, dopo l’incontro con il vescovo Crepaldi, don Alessandro Amodeo – Direttore Responsabile della Caritas di Trieste – ci ha convocati informandoci della necessità di vestiario pesante, coperte e quant’altro in vista dell’inverno, per i tanti profughi che ogni giorno arrivano nella nostra regione e soprattutto in città.

Situazione profughi a Trieste

A fine settembre, in città erano state censite e alloggiate in strutture con posto letto e pasto caldo, circa 900 persone, tra le quali 50 famiglie sistemate in appartamenti.

Da quella data a quando abbiamo iniziato la raccolta (metà novembre), la situazione era nel frattempo peggiorata: avevamo già superato abbondantemente i 1000 rifugiati, a fronte di una uscita da Trieste verso l’estero di neanche 100 persone.

Il problema che si profila a Trieste è piuttosto preoccupante. La crisi dei profughi in generale è un fenomeno non recente, ma bisogna prender atto che si è aggravato e impone riflessione e progetti di intervento.

La gran parte sono giovani uomini dai 20-30 anni, senza lavoro che dicono di voler ottenere un lavoro ma sanno fare ben poco!  Non conoscono la lingua italiana, poco anche l’inglese. Spesso disertano i corsi linguistici messi a disposizione del Comune, salvo poi non dare spiegazioni a fine mese, quando arriva la tabella presenze alla Caritas.

C’è chi vorrebbe andare nel nord Europa per ricongiungersi con le famiglie o parenti o comunque dove – per sentito dire sui social – le condizioni di asilo sono più favorevoli (o almeno lo erano).

Il loro stile di vita è ovviamente completamente diverso dal nostro. Il loro clima mite e la povertà li abituano a non usare scarpe (la gran parte continua ad usare le infradito), pantaloni sottili, vestiti lunghi di cotone/lino. Giacche leggere abbastanza corte, assolutamente privi di biancheria intima eccetto mutande. Le calze per molti sono oggetti sconosciuti. La preferenza va all’abbigliamento scuro.

Il Service realizzato dalla 1ª Circoscrizione

La casa di accoglienza della Caritas di via dell’Istria “Il Teresiano” è un luogo dove  decine di indigenti vengono accolti ogni giorno e dove trovano accoglienza non solo migranti ma anche triestini in gravi difficoltà economiche.

Cinzia Cosimi RC 1ª Circoscrizione e Nadia Brogi ZC Zona A, ci siamo attivate per una raccolta di abbigliamento pesante iniziata il 23 novembre 2015 e terminata il 25 gennaio 2016.

Due volte alla settimana il lunedì e il venerdì dalle 16 alle 18 abbiamo “accolto” presso la sede Caritas di via dell’Istria “Il Teresiano” quanto i soci Lions, gli amici, i parenti, i conoscenti ci donavano per realizzare un service umanitario comune.

Moltissimi i soci di Trieste; ma a loro si sono aggiunti tanti Lions delle zone B con ZC Massimo Szalay e C con Lucio Leonardelli, dando al service un connotato di circoscrizione.

Va sottolineata la grande partecipazione e generosità. Tutto quanto donato era in ottimo stato, pulito e ben tenuto; si è trattato di:

  • abbigliamento di vario genere (gonne, pantaloni, camicie, giacche, ecc..) anche per
    ragazzi e bambini
  • coperte, coperte in pile nuove, piumini letto
  • passeggino Chicco, valigie, borse
  • berretti, guanti, sciarpe, giacche a vento, maglioni, cappotti, scarpe sportive
  • giubbotti lunghi, corti, leggeri, pesanti; montoni
  • biancheria, lenzuola, asciugamani, ecc..

I numeri del Service

Abbiamo selezionato circa 1400 capi, dividendoli per tipo e riponendoli in sacchi neri da 110 litri, debitamente sigillati e accompagnati da scritta con notifica del contenuto. Al termine di ogni giornata abbiamo consegnato dai 5 ai 6 sacchi, per un totale di 60 sacchi.

Considerazioni

Durante i giorni di ricevimento abbiamo avuto modo di intrattenerci con i vari ospiti della casa di accoglienza che passavano o venivano direttamente mandati dagli assistenti Caritas a chiedere vestiario della loro misura. Quasi tutti di statura media, piede piccolo, corporatura esile, per cui abbiamo avuto qualche difficoltà nella vestizione, ma grazie alla grande disponibilità di articoli donati abbiamo sempre trovato il necessario. Ai migranti più recenti vanno aggiunti anche migranti albanesi e kosovari.

Abbiamo chiesto la provenienza e le aspettative. Famiglie con 3 e più bambini tutti giovani sotto i 30 anni. Qualcuno è in cammino da più anni, prima in Francia, Austria ed ora in Italia, al sud, poi Alto Adige infine da noi.
Le prospettive che hanno davanti a loro sono quasi nulle. La maggioranza non può lavorare in maniera regolare, a nessuno è riconosciuto formalmente lo status di rifugiato; i loro figli non possono frequentare la scuola regolarmente.

E’ possibile fare di più per noi Lions?

Le tante giornate passate nella casa di accoglienza ci hanno portato a riflettere soprattutto sulla condizione di queste persone e sul loro futuro. Come passare dalla condizione di assistiti a quella di persone integrate ed attive. Difficilissimo. Ma qualcosa di più si deve fare.
Noi Lions possiamo pensare di dedicare una parte del nostro tempo a studiare più da vicino il fenomeno per averne una conoscenza più specifica e dettagliata, con l’obiettivo di fornire proposte di intervento serie e concrete, sempre in accordo con le istituzioni delle città dove i migranti stazionano e transitano. Non possiamo risolvere l’intero problema con le nostre forze, ma possiamo dare un contributo da cittadini attivi e consapevoli.
Nadia Brogi Lupattelli, Presidente Zona A             

Cinzia Cosimi, Presidente 1° Circoscrizione 

Distretto Lions 108Ta2

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