Sviluppi futuri della Radioastronomia solare
Nostro ospite e Relatore il Prof. Mauro Messerotti, Docente a contratto presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e Consigliere Anziano per la Meteorologia dello Spazio presso la Direzione Scientifica con la Relazione dal titolo “Sviluppi futuri della Radioastronomia solare all’INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste”.
La radioastronomia si differenzia dall’astronomia ottica poiché con essa l’Universo non viene studiato mediante la luce visibile ma mediante le onde radio, le quali, come la luce, fanno parte dello spettro elettromagnetico ma hanno frequenze molto inferiori. Per tale motivo, osservare l’Universo con le onde radio consente di scorgerne particolari diversi che nel nostro campo ottico non sono osservabili, è come se se si indossassero degli occhiali diversi. Sono molti i campi d’indagine della radioastronomia, per esempio: analizzare i segnali emessi da sorgenti galattiche ed extragalattiche, monitorare le emissioni radio di corpi celesti, ecc., e infine monitorare l’attività solare studiando anche tutti i suoi effetti sulla ionosfera terrestre.
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