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Settimana mondiale Lions della dignità dei bambini

3 ottobre 2015

SETT.BAMBINIIl Lions Club Trieste S. Giusto ha aderito al service della “settimana mondiale della dignità dei bambini”,  dedicata a rendere più luminoso il futuro dei  bambini,  a favore della Fondazione Lucchetta Ota D’Angelo Hrovatin, Onlus.

Settimana della dignità dei bambini   30 agosto – 5 settembre 2015

Dal 30 agosto al 5 settembre si è svolta la Settimana Mondiale Lions della dignità dei bambini. Si è trattato di un’iniziativa mondiale per svolgere un service capace di rendere migliore la vita di tutti i piccoli.

Lions Clubs International è la più grande organizzazione di club di servizio al mondo. I soci, ad oggi 1 milione e 400 mila, distribuiti in oltre 46.000 club, operano al servizio delle comunità di oltre 200 paesi e aree geografiche di tutto il mondo e sin dal 1917 sostengono iniziative benefiche con particolare attenzione ai bambini.

Anche questa iniziativa rientra nell’ambizioso progetto Sfida di service, che intende fornire, entro il 30 giugno 2018, aiuto/assistenza a cento milioni di persone del mondo attraverso le iniziative più varie, ma tutte volte a sostenere la fascia più debole di persone, quella dei bimbi, appunto. In tale occasione era possibile dedicarsi a progetti incentrati sulla salute, oppure l’istruzione e sviluppo o per soddisfare i bisogni fondamentali dei bambini, i modi per avere un impatto sui giovani della comunità e così via. Ogni Club ha avuto la possibilità di trovare autonomamente la modalità realizzativa migliore per questo service.

Per il Lions Club Trieste San Giusto, i bambini e le loro necessità rappresentano da sempre un obiettivo primario, per cui anche nel passato recente diversi sono stati i service loro dedicati. Quest’anno si è pensato di coniugare l’aiuto ai bimbi a quello della solidarietà nei confronti di una Onlus di Trieste che opera proprio in questo senso: la Fondazione Lucchetta  Ota D’Angelo Hrovatin.

Cos’è la Fondazione Lucchetta  Ota D’Angelo Hrovatin:

Il 28 gennaio 1994 tre inviati della sede Rai di Trieste – Marco Luchetta, Dario D’Angelo e Alessandro Ota – vennero uccisi a Mostar nel corso di un bombardamento. I tre si trovavano in Bosnia per realizzare un servizio sui bambini vittime della guerra. Meno di due mesi dopo, il 20 marzo 1994, l’operatore triestino Miran Hrovatin cadde in un agguato nei pressi di Mogadiscio (Somalia) assieme alla collega Ilaria Alpi.

La Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin nasce in quelle settimane, sotto forma di Comitato, per ricordare in modo concreto gli amici scomparsi. Amici e familiari decidono quindi di indirizzare l’attività a sostegno dei bambini vittime della guerra.

Scopo della Onlus è garantire le cure necessarie ai piccoli feriti o colpiti da malattie difficilmente curabili nei Paesi di origine. Dal 1994 più di 500 bambini hanno alloggiato nelle strutture della Fondazione, accompagnati dai loro familiari.

In questi anni la Onlus è diventata un punto di riferimento internazionale. Vista la crescita delle attività e l’aumento esponenziale delle richieste di aiuto, la Fondazione si è dotata di tre centri di accoglienza, capaci di ospitare fino a 56 persone nel rispetto degli spazi di ciascuno.

Zlatko

Il primo ospite della Onlus è stato il piccolo Zlatko, il bambino di quattro anni che si trovava con Luchetta, Ota e D’Angelo al momento dello scoppio della granata. Miracolosamente illeso, Zlatko è sbarcato a Trieste nel luglio del 1994 assieme alla madre, per ricongiungersi poche settimane dopo al padre rifugiato in Svezia.

Con l’inasprirsi della crisi e il conseguente allargamento delle sacche di povertà in Italia, la Onlus ha esteso il proprio campo di azione al sostegno delle famiglie locali che si trovano in condizioni di particolare difficoltà.

Per tali motivi, la scelta del Lions Club Trieste San Giusto è caduta sulla Fondazione e, venendo incontro alle necessità di quest’ultima, ha organizzato una raccolta di abiti nuovi e usati e giocattoli.

Il Presidente Carlo Borghi, accompagnato da un gruppo di soci Lions, si è presentato  al Centro raccolta della Onlus, portando scatoloni di abitini, giochi e pennarelli per bambini.

Pino Santoriello, responsabile del Centro, nel ringraziare per l’aiuto, ha precisato che  il vestiario per donna e bambino, compresi neonati, è costantemente richiesto anche perché sono assistite diverse famiglie triestine. Tuttavia non si può ignorare la crisi profughi che interessa le vicine Croazia e Slovenia, che sicuramente toccherà anche la nostra città. Quindi si deve prevedere che presto ci sarà  un aumento di richiesta di vestiario per adulti e bambini e, anche in vista dell’inverno, è importante trovarsi preparati.

Per questo la Fondazione rinnova l’appello ai cittadini di Trieste perché donino vestiti, scarpe e coperte che non usano più, portandoli nel Centro raccolta di via Valdirivo.

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