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Tra mente e mano: quando la scrittura parla di noi

24 ottobre 2025

Il dott. Mauro Galli, grafologo, è stato ospite per una conferenza “Tra mente e mano: il segno grafico come espressione dell’individuo”. È stata un’occasione per avvicinarsi alla grafologia, disciplina che studia la scrittura a mano e, attraverso l’osservazione di come tracciamo lettere e parole, cerca di comprendere il carattere e la dinamica della persona che scrive. Non si limita al “come scriviamo correttamente”, ma si concentra sul gesto grafico: la pressione sul foglio, la forma delle lettere, la dimensione, la velocità, la continuità del tratto e il modo in cui occupiamo lo spazio della pagina.

Il dott. Galli ha guidato i soci in questo percorso “tra mente e mano” a partire da un presupposto semplice ma coinvolgente: la scrittura, una volta superata la fase scolastica dell’apprendimento, diventa un gesto in gran parte automatico, governato dai nostri processi mentali più profondi. Per questo il segno grafico può essere considerato un gesto espressivo, che porta traccia delle nostre modalità relazionali, del nostro equilibrio emotivo, del nostro modo di stare nel mondo.

Particolare interesse ha suscitato la spiegazione di alcuni parametri fondamentali dell’analisi grafologica. La pressione della penna sul foglio, ad esempio, viene osservata per cogliere l’intensità e la qualità dell’energia emotiva; la forma delle lettere può suggerire quanto preferiamo la spontaneità oppure il controllo; la dimensione e la spaziatura tra parole e righe possono rimandare al nostro bisogno di vicinanza o di distanza dagli altri; la direzione del rigo, infine, può indicare momenti di entusiasmo o di fatica interiore.  Non si tratta di “indovinare il carattere” a partire da un singolo dettaglio, ha sottolineato il relatore, ma di leggere l’insieme dei segni in una visione d’insieme, rispettando sempre la complessità della persona. In questo senso, la grafologia si propone come uno strumento di conoscenza di sé e di riflessione sulle proprie dinamiche relazionali: un invito a guardare con curiosità alla propria scrittura per cogliere, magari, aspetti che spesso diamo per scontati.

Il dott. Galli, laureato in Scienze Politiche all’Università di Trieste e in Tecniche Grafologiche all’Università di Urbino, docente di grafologia presso l’Associazione Grafologica Italiana – sezione di Trieste, con una lunga esperienza sia come formatore sia come divulgatore della materia, ha quindi affrontato un tema potenzialmente tecnico con un linguaggio chiaro, ricco di esempi concreti e riferimenti alla vita quotidiana: la firma sul documento, il biglietto scritto a mano, l’appunto frettoloso.

Molte domande hanno riguardato le possibili applicazioni della grafologia in ambito educativo, orientativo e relazionale, confermando l’interesse per tutto ciò che aiuta a comprendere meglio le persone e a costruire relazioni più consapevoli e rispettose.

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