Giornata nazionale della Colletta alimentare

Sabato 16 novembre si è svolta la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che consiste nel dono di prodotti alimentari, acquistati presso i Supermercati aderenti all’iniziativa, per aiutare chi è in difficoltà. Gli alimenti donati vengono raccolti dal Banco Alimentare che poi li distribuisce alle organizzazioni partner territoriali che aiutano le persone bisognose.
Anche il Lions Club Trieste San Giusto ha preso parte a questa iniziativa. Carlo Borghi e Raffaele Oliva erano presenti al mattino di sabato al Supermercato PAM di Roiano e Cristiana Vidali alla CONAD di Via Locchi.
E’ stata una splendida esperienza, che abbiamo condiviso con alcuni Soci di altri Club della Zona e con i rappresentanti del Banco Alimentare.
Le ore sono volate mentre davamo le buste ai clienti che entravano nel supermercato e li ringraziavamo all’uscita consegnando un segnalibro, come ringraziamento per la spesa donata e come invito a restare in contatto con il Banco Alimentare. Abbiamo scoperto che alcuni clienti già da diversi anni partecipano alla Colletta Alimentare e abbiamo avuto modo di constatare la generosità di molti.
La raccolta nel corso dell’intera giornata è stata ottima: 1304 Kg (790 alla PAM e 514 alla CONAD) di alimenti non deperibili, come: olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, pasta e riso, alimenti per l’infanzia.
Vorrei concludere citando le parole pronunciate da Papa Francesco, tratte dal Messaggio per l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri. Queste parole erano riportate sul volantino che veniva consegnato ai clienti all’entrata del Supermercato assieme alla busta per la raccolta dei prodotti alimentari.
Cristiana Vidali
Condividere i bisogni per condividere il senso della vita
I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. […]
[Occorre] un cuore umile, che abbia il coraggio di diventare mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi povero e bisognoso. Esiste, infatti, una corrispondenza tra povertà, umiltà e fiducia. […]
Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore»: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto… Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera. […]
Se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; infatti «la fede senza le opere è morta». Tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce.
Papa Francesco, Messaggio per la VIII Giornata Mondiale dei Poveri

