La depressione giovanile
Mercoledì 24 novembre abbiamo avuto come ospite la dott.ssa Cristina Orel, psicologa e psicoterapeuta, coautrice di numerosi libri, che ci ha intrattenuto con una relazione dal titolo “L’approccio psicologico alla depressione tra i giovani e gli adolescenti e le tecniche mentali per affrontarla e superarla”.
“Tristezza e perdita di ogni speranza”: questo lo stato d’animo che meglio caratterizza la depressione.
Gli studi più recenti parlano di un aumento della depressione nell’eta adolescenziale: in Italia i ragazzi depressi sono più di 800.000. Per quanto riguarda l’Europa, secondo le statistiche dell’Unione Europea, il 4% degli adolescenti tra i 12 e i 17 anni soffre di depressione grave e la percentuale sale al 9% intorno ai 18 anni. Infine, recenti dati statistici ci dicono che il suicidio è ormai la seconda causa di morte tra i 15 e 19 anni, con una percentuale triplicata negli ultimi trenta anni.
La dott.ssa Orel, in tono colloquiale e discorsivo, ci ha introdotto in questa complessa tematica, nella quale si sviluppano implicazioni di carattere psicologico, psicanalitico e biologico.
Credo che ciascuno di noi abbia vissuto momenti difficili e dolorosi durante la propria adolescenza, nei quali il dolore e la solitudine erano caratterizzati da una autenticità che li rendeva quasi trascendenti. Ma sono momenti passeggeri, tappe necessarie di un percorso evolutivo che recano con sè sofferenza, la cui elaborazione crea quell’arricchimento personale che consente di capire e proseguire oltre, verso il cambiamento. Il problema è quando ciò non accade, ed il giovane non riesce a superare questa condizione angosciante.
Come si riconosce la depressione? Quali i sintomi? Come si deve comportare un genitore? E gli insegnati? Qual’è l’influenza dei modelli culturali di massa (internet, televisione, la rappresentazione della donna, ecc.) sui giovani e come possono portare alla depressione? Questi gli argomenti della relazione, ciscuno dei quali meriterebbe una serata a sé.